1945 – 1965
Nel 1945 a Milano nasce A.N.C.I. – l’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani; fanno parte dell’Associazione alcune decine di aziende produttrici di calzature.
I primi venti anni di vita dell’ A.N.C.I. sono caratterizzati da un moderato sviluppo della sua compagine associativa, rappresentata soprattutto da importanti calzaturifici, che operano prevalentemente nell’Italia settentrionale.
1966 – 1970
Il presidente Marco Trolli pone fra gli obiettivi prioritari del suo mandato quello di conseguire una effettiva piena rappresentatività a livello nazionale.
L’ A.N.C.I. raccoglie sempre più ampie adesioni nelle regioni del Centro Italia (Toscana e Marche) e successivamente anche nel Sud del Paese (Puglia e Campania).
1970 – 1974
Il presidente Elio Camagna assicura all’ A.N.C.I. (1974) la titolarità del MICAM, Mostra Internazionale della Calzatura, rilevandola da una società privata.
Con la nuova gestione la manifestazione prende piede e si svilupperà costantemente negli anni in concomitanza con l’affermarsi del prestigio e dell’immagine della calzatura italiana nel mondo.
1974 – 1979
Con l’occhio particolarmente attento all’affermarsi del ruolo della Comunità Economica Europea in ambito industriale e commerciale e nelle relazioni internazionali, il presidente Ottorino Bossi si impegna in modo particolare per creare e favorire azioni di coordinamento a livello europeo nell’industria calzaturiera.
Viene eletto presidente della CEC – Confederazione Europea della Calzatura, alla quale aderiscono tutte le Associazioni Nazionali dei fabbricanti di calzature dei Paesi che fanno parte dell’Unione Europea.
Contribuisce al rafforzamento e ad un’ulteriore qualificazione del MICAM – Mostra Internazionale della Calzatura, soprattutto per quanto riguarda le edizioni che si svolgono a Bologna.
1979 – 1982
Il presidente Leonardo Tranquilli sviluppa i rapporti con la Confindustria – Confederazione delle aziende industriali italiane – e con primari Centri Studi Nazionali per una messa a fuoco delle nuove azioni di intervento, richieste dai mutamenti di scenari in corso agli inizi degli anni Ottanta.
Favorisce stretti collegamenti organizzativi ed operativi con numerose Sezioni Calzaturiere locali, attive nei principali distretti produttivi italiani.
1983 – 1987
Sotto la presidenza di Luigino Rossi viene realizzato nel 1985 il Centro Italiano Materiali di Applicazione Calzaturiera – C.I.M.A.C. – al servizio delle aziende calzaturiere e della filiera. Attraverso dettagliate prove di laboratorio le aziende sono in grado di certificare la qualità del prodotto e dei materiali impiegati nel processo produttivo.
Sul piano commerciale la presidenza Rossi sviluppa un intenso programma associativo di promozione mirata sul mercato USA ed iniziative specifiche che portano ad una più sensibile presenza della calzatura italiana in Giappone.
Nell’ambito dei rapporti tra le varie componenti della filiera, che operano nell’area Pelle, viene dato impulso ad una serie di sistematici raccordi, che agevolano in breve tempo la nascita di Federpelle, Associazione di cui Luigino Rossi diviene il primo presidente.
1987 – 1991
Con il presidente Natalino Pancaldi viene impostata in Italia per la prima volta una sistematica campagna promozionale della calzatura italiana di ampio respiro.
A seguito di una accurata lobby istituzionale, si arriva ad ottenere una sensibile riduzione dell’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) sulle calzature, che viene allineata all’allora aliquota agevolata in vigore per i prodotti del tessile e dell’abbigliamento.
1991 – 1995
Il presidente Benedetto Eleuteri favorisce una massiccia azione promozionale associativa sui mercati asiatici, che presentano incoraggianti prospettive di sviluppo per la calzatura italiana. Cresce notevolmente il numero dei calzaturifici italiani, che partecipano in gruppo a fiere specializzate di settore (Hong Kong) e a fiere itineranti, organizzate specificamente per la calzatura italiana (Giappone, Taiwan, Corea del Sud).
Per contenere il costo del lavoro, elevato in un settore ad alto impiego di manodopera quale è l’industria calzaturiera, l’ A.N.C.I si impegna in un’azione di lobby, articolata a livello nazionale ed europeo, volta ad ottenere sgravi sugli oneri contributivi.
1995 – 1999
Il Presidente Maurizio Pizzuti segue con particolare attenzione l’approfondimento delle problematiche fieristiche italiane per impostare nuove linee strategiche a favore del settore, in risposta agli stimoli di cambiamento, che provengono dai mercati, ed alle mutate esigenze, che richiedono adattamenti da parte delle aziende.
Per assicurare il ricambio generazionale delle maestranze, viene lanciato un grande Progetto Scuola, articolato in iniziative sia a livello nazionale che localizzate nei principali distretti calzaturieri.
É assicurata all’ A.N.C.I. una migliore operatività con il trasferimento degli uffici dell’Associazione nella sede di Via Monte Rosa.
1999 – 2003
Antonio Brotini ha sviluppato una serie di azioni promozionali che mirano a favorire l’apertura di nuovi mercati per l’industria calzaturiera italiana, che si trova a doversi confrontare con una più accentuata competitività a livello internazionale.
Fra gli obiettivi prioritari vanno citati il Brasile, la Russia ed alcuni Paesi un tempo facenti parte dell’Unione Sovietica.
Ha accentuato l’impegno nelle iniziative a salvaguardia del “Made in Italy”.
In ambito fieristico ha favorito la nascita di Fashion Shoe, con il preciso obiettivo di dare alle aziende che trattano calzature di livello medio, medio-fine e fine un evento che permetta loro di rispondere al meglio alle nuove esigenze di uno scenario commerciale in continua e rapida trasformazione.
Anche il MICAM Shoevent ha ricevuto un forte impulso, arrivando al traguardo di ben 51.000 mq. netti e di 1.300 espositori circa.
2003 – 2007
Rossano Soldini ha portato avanti nel quadriennio del suo mandato un importante e intenso programma.
I punti salienti sono stati:
Made in Italy, tutela e controllo del marchio di origine e lotta alla contraffazione dell’indicazione di origine.
Azione sui dazi di esportazione e importazione nei principali paesi extra UE per ottenere condizioni di reciprocità.
Rafforzamento della politica di promozione all’estero delle calzature italiane sui principali mercati.
Sviluppo della base associativa, allargando la gamma di servizi ai soci.
Valorizzazione della formazione per i giovani, supportando l’attività dei Centri di Eccellenza: Macerata, SCAM, Stra, Firenze.
Maggior raccordo tra i distretti calzaturieri per lavorare sulle aree di comune interesse.
Rafforzare il Gruppo Giovani Imprenditori che già opera da molti anni all’interno dell’Associazione, favorendo la loro partecipazione concreta alle attività nell’ambito associativo.
2007 – 2011
Vito Artioli ha realizzato un articolato programma nel corso del suo mandato quadriennale.
Questi i suoi principali cardini:
Sviluppo e consolidamento del Micam ShoEvent quale evento portante del made in Italy calzaturiero.
Varo di nuove iniziative promozionali e di marketing per le piccole e medie imprese calzaturiere: press room in Russia, Germania, Cina e Stati Uniti, nuove esposizioni della calzatura italiana in Francia (Parigi) e Libano (Beirut).
Rafforzamento dei poli formativi e tecnologici calzaturieri con l’apertura di nuovi corsi specializzati, unitamente al varo di nuove iniziative mirate alla formazione di giovani imprenditori.
Azioni di lobby nazionale e comunitaria perché la politica commerciale dell’Unione Europea risponda alle esigenze dell’industria manifatturiera delle calzature: misure di difesa commerciale contro il dumping cinese e vietnamita (rinnovo dei dazi antidumping), rafforzamento dei negoziati bilaterali tra UE e mercati emergenti, con particolare attenzione al Brasile e al Mercosur.
Innovazione e ottimizzazione dei rapporti interassociativi e delle politiche di comunicazione dell’associazione: nuovo sito internet, nuovi canali informativi ai soci (newsletter, vetrine online etc…)
2011 – 2015
Cleto Sagripanti è stato eletto dal Consiglio Direttivo di ANCI nuovo Presidente dell’Associazione.
L’Assemblea straordinaria del 16 aprile 2013 delibera il passaggio da ANCI a Assocalzaturifici.
Il 4 giugno 2013 Cleto Sagripanti viene confermato presidente di Assocalzaturifici.
2015 – 2019
Annarita Pilotti è eletta dal Consiglio Direttivo di Assocalzaturifici quale nuovo Presidente dell’Associazione.
Durante il suo mandato si focalizza sul rinnovamento e restyling della fiera MICAM, sull’intensificazione dei rapporti con le istituzioni politiche italiane ed europee (aprendo un desk di Assocalzaturifici a Bruxelles), e sul supporto all’internazionalizzazione, sostenendo la partecipazione delle aziende a molte manifestazioni fieristiche estere.
Valorizza poi CIMAC, il laboratorio di ANCI Servizi per attività di testing, di certificazioni, di prove chimiche e prestazionali, che dota di una nuova sede operativa.
Promuove l’adesione di Assocalzaturifici a Confindustria Moda, la Federazione a cui aderiscono le associazioni del settore moda.
Trasferisce la sede di Assocalzaturifici nel palazzo di Confindustria Moda, in via Alberto Riva Villasanta 3 a Milano, che diventa la casa delle aziende aperta a tutti gli associati.
2019-2023
Siro Badon è eletto dall’Assemblea, su indicazione del Consiglio Generale di Assocalzaturifici, Presidente dell’Associazione.
Focus del suo mandato sono le aziende associate, la formazione dei giovani e della manodopera specializzata, il rafforzamento dei rapporti istituzionali in Europa anche attraverso Confindustria Moda.
Il mandato è stato segnato dalla più grande pandemia di questo secolo che ha ovviamente precluso molte iniziative e attività di internazionalizzazione.
L’associazione durante quei mesi difficili ha rafforzato l’attenzione nei confronti degli associati mettendo in campo attività a sostegno delle aziende, quali l’attivazione di un servizio legale dedicato e gratuito necessario a dirimere eventuali questioni insorte a causa dell’emergenza sanitaria con riferimento al tema degli annullamenti degli ordini, blocco delle spedizioni e crisi della liquidità. L’Associazione ha agito politicamente, e con forza, attraverso Confindustria Moda e Confindustria Roma per spingere il Governo a mettere quante più risorse possibili, fruibili nell’immediato, a sostegno del mercato e della filiera produttiva.
Per esigenze aziendali, Siro Badon ha concluso anticipatamente il suo mandato di Presidenza nel luglio 2022.