L’economia italiana ha frenato nella prima metà del 2023, una dinamica condivisa con l’intera Europa. La Germania, anzi, è scivolata in recessione. La seconda metà dell’anno sembra essere
altrettanto difficile.
Nonostante la crescita negli USA, che sorprende, alle nostre produzioni manca il traino dei mercati esteri. Il prezzo del gas non è mai sceso ai valori pre-crisi energetica e quello del petrolio si è improvvisamente impennato: costi che pesano sui bilanci di imprese e famiglie.
L’inflazione resta elevata ma si intravede la fine del sentiero di rialzi dei tassi di interesse da parte della BCE e, sull’altra sponda dell’Atlantico, della FED. Intanto il credito per consumi e investimenti è diventato troppo caro e sta frenando la domanda interna.
Il 2024 sancirà il ritorno alla bassa crescita che ha caratterizzato il decennio pre-pandemico? Lo strumento per uscire dal pantano c’è, il PNRR, ma bisogna utilizzarlo subito, in pieno, al meglio.
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In allegato il programma dell’evento e il Report del Rapporto di previsione, presentato a Roma in Confindustria.
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